Esempio di distribuzione normale in ambito biostatistico

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Biostatistica


ESEMPIO 1:


Distribuzione di 211 pazienti affetti da cirrosi biliare primitiva rispetto ai valori della concentrazione sierica di albumina.


Istogramma di frequenza della concentrazione sierica di albumina in 211 pazienti con cirrosi biliare primitiva:

Poichè, come sappiamo la distribuzione di probabilità è la seguente:

La variabile standardizzata è definita attraverso la trasformazione:

Ora ci chiediamo: qual è la probabilità per un paziente affetto da cirrosi biliare primitiva di avere un valore di albumina ≥42.0 g/l?
Cioè, qual’ è la P(X≥42.0)

Trasformando il valore di 42.0 g/l in valori di Z

=> Un paziente con albumina > 42 g/l ha il 7.5% di probabilità di essere affetto da cirrosi, e il 92.5% dei pazienti cirrotici presenta un valore < 42 g/l.

ESEMPIO 2:

Dalla letteratura scientifica risulta che in una popolazione (P) apparentemente sana il valore medio dell’HDL-colesterolo è di 57 mg/100ml e DS 10 mg/100ml.
Sapendo che i valori dell’HDL (high density lipoprotein) si distribuiscono normalmente, si vuole stimare la probabilità che un soggetto appartenente alla P abbia valori di HDL <45 mg/100ml.

La percentuale di soggetti con valori di HDL<45 mg/100ml nella popolazione è del 11.51%.

Si vuole stimare la probabilità che un soggetto abbia valori di HDL compresi tra 45 mg/100 ml e 60 mg/100ml. Mediante la standardizzazione si ha:


NORMALITA’ DIAGNOSTICA:

Come valutare normale o patologico un segno clinico o un esame di laboratorio?
Tale problema può essere affrontato solo in termini di probabilità, con tecniche statistiche.
La misurazione di un carattere biologico in una popolazione dà in ciascun individuo risultati diversi indipendentemente dalla VARIABILITA’ DEL CARATTERE e dalla IMPRECISIONE SPERIMENTALE delle tecniche di misura.
Se il carattere si distribuisce nella popolazione NORMALMENTE i valori di normalità, al 95% di probabilità, “cadono” nell’intervallo:

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Esempio 3:

Da dati ufficiali rilevati sulla popolazione nazionale risulta che il valore medio della Glicemia è di 92 mg/dl e DS 20 mg/dl.
L’intervallo di normalità è dunque 92±2*20 mg/dl.

(92-40) mg/dl ————(92+40) mg/dl
52 mg/dl ————132 mg/dl

Si ha una probabilità del 5% di compiere un errore dichiarando “patologico” un valore all’ esterno dell’intervallo 52-132 mg/dl.
In realtà solo i soggetti con valori di Glicemia >132 mg/dl sono patologici.
Non sempre la normalità “cade” in un intervallo a volte è per valori > di o < di.

 

 

 

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