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Il World Wide Web compie 30 anni. L’invenzione che ha collegato tutto il mondo.
Era il 12 marzo 1989, l’ingegnere Tim Barnes-Lee presentava al Cern di Ginevra il documento “Information Management: a Proposal”, il progetto di un software per la condivisione universale dei documenti in formato digitale. In origine stava cercando un nuovo modo utile agli scienziati per condividere facilmente tra loro i dati dei loro esperimenti. Ben presto la sua visione del progetto andò oltre, pensando ad uno “spazio di informazioni” universale e gratuito in cui condividere informazioni, comunicare e collaborare.
IL WORLD WIDE WEB
La traduzione di World Wide Web (almeno nella sua forma letterale) è “ragnatela di grandezza mondiale” e aiuta, anche se parzialmente, a rendere l’idea di cosa sia il web. Si tratta, di fatto, di una collezione di contenuti (sia testuali, sia multimediali) chiamati ipertesti e collegati tra loro grazie a link e accessibili sfruttando le infrastrutture comunicative di Internet. Una sorta di ragnatela digitale, per l’appunto, che mette in collegamento testi, immagini e video più disparati, caricati da ogni parte del globo. Il cuore pulsante del web, anche oggi, sono dunque i link, che consentono agli internauti di spostarsi da un ipertesto all’altro in una frazione di secondo.
Tim Berners-Lee
Tim Berners-Lee ha coniato il nome di World Wide Web (W.W.W), ha scritto il primo server per il World Wide Web, httpd, e il primo client (un browser e un editor), WorldWideWeb, nell’ottobre del 1990. Ha scritto inoltre la prima versione del linguaggio di formattazione di documenti con capacità di collegamenti ipertestuali, conosciuto come HTML. Le sue specifiche iniziali per URL, HTTP e HTML sono state, in seguito, perfezionate e discusse da una vasta comunità di utenti e programmatori.
In particolare, il 6 agosto 1991 Berners-Lee pubblicò il primo sito web al mondo, presso il CERN.
Nel 2002 gli è stato assegnato il Premio Marconi e il 15 aprile 2004 gli è stato assegnato il premio Millennium Technology per l’invenzione del World Wide Web.
Il 16 luglio 2004 Berners-Lee è stato insignito dell’onorificenza di Knight Commander of the British Empire dalla regina Elisabetta II d’Inghilterra, acquisendo il titolo di Sir[7].
Il 15 novembre 2011, intervenendo a Roma all’iniziativa Happy Birthday Web, lo scienziato ha parlato della situazione di Internet oggi e della necessità di garantire accesso e privacy. Il web e la rete Internet in generale sarebbero però in pericolo: “dobbiamo iniziare a parlare di diritto all’accesso al web e di diritto a non essere spiati. Internet deve restare gratis, aperto e neutrale”. Questo strumento di comunicazione dev’essere impiegato senza timori e con la consapevolezza che esso è utile per crescere, dal punto di vista sia culturale che economico. “I governi devono usare il web come supporto perché aumenta l’efficienza e l’accessibilità ai dati”.
Il 4 aprile 2017 la Association for Computing Machinery annuncia di averlo insignito del premio Turing 2016 «per l’invenzione del World Wide Web, del primo browser web e dei protocolli e algoritmi fondamentali che consentono al web di adeguarsi alle dimensioni.» Infatti «Il WWW è considerata una delle innovazioni informatiche più influenti della storia, usata da miliardi di persone ogni giorno come lo strumento principale per comunicare, informarsi, commerciare e numerose altre attività.»
Il 2 ottobre 2018 viene reso noto alla stampa del desiderio da parte di Berners di riportare il World Wide Web a come era stato ideato nel 1989. Berners si è infatti detto preoccupato da tempo per la sua creatura, che ora è diventato un business che crea scompiglio. Nasce così l’idea di Solid che ha l’obiettivo di creare una rete decentralizzata e libera, priva di business (Berners è contro il salvataggio dei dati dell’utente da parte delle aziende).
Fonte Wikipedia
HAPPY WEB30!
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