Capire il motore di ricerca di Google

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Da dove deriva il termine Google?


Capire il motore di ricerca di Google

Abbiamo già scritto negli articoli precedenti, che, fondamentalmente, il motore di ricerca è un programma che utilizza allo stesso tempo database, software e algoritmi matematici per trovare informazioni sul Web legate alla parola chiave richiesta dall’utente.


Google si è affermato tra i motori di ricerca proprio per la qualità del suo mix di strumenti utilizzati: un potentissimo algoritmo capace di effettuare ricerche veloci nei database e soprattutto strumenti software che permettono di analizzare in modo rapido le informazioni sul Web.
Tra gli strumenti software utilizzati, il più importante è sicuramente quello che viene definito Spider: un programma che gestisce un
insieme di componenti per analizzare gli indirizzi delle pagine web e integrare le categorie presenti nei database, raccogliere e memorizzare le informazioni da utilizzare per il motore di ricerca.


Quindi, il primo concetto fondamentale da tenere ben presente, quando si vuole sfruttare la potenzialità di un motore di ricerca, è avere più informazioni possibili sullo Spider utilizzato: quando farlo passare dal nostro sito, quali indicazioni fornirgli e come aiutarlo nella ricerca di queste all’interno del nostro sito.

Google fornisce molte indicazioni su come utilizzare il suo Spider chiamato Googlebot: per esempio, quali sono le modalità di accesso al
proprio sito o eventualmente come impedirgli l’accesso ad alcune pagine.
Per facilitare il lavoro dello Spider, la prima operazione da compiere è quella di inviare a Google la Sitemap del proprio sito.

Cos’è la Sitemap e perché è così importante?

Una Sitemap, come dice la parola stessa, è la mappa del sito.

Una Sitemap è un file in cui fornisci informazioni sulle pagine, sui video e su altri file presenti sul tuo sito, nonché le correlazioni tra i vari elementi. I motori di ricerca come Google leggono questo file per eseguire una scansione più efficiente del tuo sito. Una Sitemap indica al crawler o spider i file che ritieni siano importanti nel tuo sito e fornisce anche informazioni preziose su questi file: ad esempio, per quanto riguarda le pagine indica la data dell’ultimo aggiornamento, la frequenza di modifica ed eventuali versioni in altre lingue delle pagine.

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Puoi utilizzare una Sitemap per fornire informazioni relative a tipi specifici di contenuti presenti nelle tue pagine, inclusi video e immagini. Ad esempio:

  • Una voce relativa a un video in una Sitemap potrebbe indicare la durata del video, la categoria e la classificazione di idoneità per fascia d’età.
  • Una voce relativa a un’immagine in una Sitemap può includere l’argomento, il tipo e la licenza dell’immagine.

Le Sitemap sono necessarie?

Se le pagine del tuo sito sono collegate in modo corretto, i web crawler riescono solitamente a trovare la maggior parte dei contenuti. Anche in questo caso, una Sitemap consente di migliorare la scansione del tuo sito, soprattutto se quest’ultimo soddisfa uno dei seguenti criteri:

  • Il sito è di dimensioni molto grandi. Di conseguenza, è più probabile che i web crawler di Google possano trascurare la scansione di alcune delle pagine nuove o aggiornate di recente.
  • Il sito dispone di un archivio consistente di pagine di contenuti che sono isolate o che non sono molto ben collegate l’una all’altra. Se le pagine del tuo sito non contengono normalmente riferimenti l’una all’altra, puoi elencarle in una Sitemap per assicurarti che Google non ne trascuri nessuna.
  • Il sito è nuovo e pochi siti contengono link esterni al tuo sito. Googlebot e gli altri web crawler analizzano il web seguendo link da una pagina all’altra. Di conseguenza, Google potrebbe non trovare il tuo sito se nessun sito contiene link alle relative pagine.
  • Il sito utilizza contenuti multimediali, viene visualizzato in Google News o utilizza altre annotazioni compatibili con le sitemap. Ove appropriato, Google può prendere in considerazione altre informazioni contenute nelle Sitemap per utilizzarle ai fini della ricerca.
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Le modalità di creazione della Sitemap seguono un protocollo ufficiale (“Protocollo Sitemap 0.9”) al quale aderiscono Google, Yahoo! e Microsoft: in questo modo la stessa Sitemap è compatibile anche su altri motori di ricerca.

Abbiamo visto che l’invio della Sitemap consente di agevolare il lavoro dei software legati al motore di ricerca per indicizzare il proprio sito.
Queste azioni sono decisamente importanti se il sito o il dominio è di recente costituzione, perché velocizzano il processo di riconoscimento da parte dei motori di ricerca.
Una volta indicizzato il sito, occorre iniziare il lavoro per il suo posizionamento, quindi la collocazione all’interno della pagina dei
risultati di ricerca (SERP) in base alle parole chiave a esso legate.

Oltre al passaggio dello Spider, entra in gioco un’altra componente fondamentale del motore di ricerca: l’algoritmo. Qual è il suo
funzionamento e quali sono i fattori che lo influenzano per posizionare una parola chiave all’interno di un motore di ricerca? È la famosa
domanda da un milione di dollari (anzi il suo valore è sicuramente maggiore), poiché non tutte le leggi che regolano il funzionamento
dell’algoritmo di un motore di ricerca, Google in primis, sono state svelate.

Pertanto è possibile solo ipotizzare, grazie a prove empiriche, quali fattori siano maggiormente impattanti sul posizionamento di determinate parole di ricerca, anche se alcuni di essi sono comunque forniti direttamente da Google, perché migliorano la qualità dei siti
web e mostrano risultati sempre più corrispondenti alle informazioni richieste.

A oggi, i principali fattori che influenzano il posizionamento possono essere suddivisi in fattori onpage, cioè che riguardano le caratteristiche tecniche delle pagine del sito web, e fattori offpage, in cui rientrano invece tutte le caratteristiche che derivano da attività effettuate all’esterno del sito.

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I principali fattori onpage sono:

  • ottimizzazione delle parole chiave nei tag HTML, in particolare il tag title e il meta tag description;
  • ottimizzazione dei tag di intestazione;
  • utilizzo di URL “parlanti”;
  • ottimizzazione dei documenti, delle immagini e dei link

Affinché i motori di ricerca considerino anche altri fattori, come la popolarità del sito o la sua reputazione online, è importante tenere ben
presente anche le azioni da effettuare all’esterno del sito e che servono sia ai motori di ricerca, sia per promuovere e far conoscere il proprio sito.

I principali fattori offpage che possono influenzare in modo positivo anche i motori di ricerca sono:

  • numero e qualità dei backlink;
  • utilizzo di Landing Page;
  • article marketing e comunicati stampa;
  • interviste sul proprio sito con altri blogger o siti web dello stesso argomento;
  • social media marketing.

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