MICROECONOMIA: le funzioni di domanda

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Microeconomia la funzione di domanda


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Dai un occhio alla pagina di Microeconomia!!

Proprio ma proprio tutto su Microeconomia

Mercati Concorrenziali

• Un mercato è un insieme di acquirenti e di venditori di un  determinato bene.
• Un mercato concorrenziale è un mercato in cui vi siano numerosi acquirenti e venditori del bene.
• Ogni compratore o venditore in un mercato concorrenziale è troppo piccolo rispetto alla somma degli altri: quindi ha una scarsissima capacità di influenzare il prezzo da solo
• Però la somma delle azioni dei singoli compratori e dei singoli venditori determina degli effetti in aggregato.


Concorrenza perfetta

• Il prodotto è omogeneo
• Ci sono numerosi acquirenti e venditori simili tra di loro
• Acquirenti e Venditori sono price takers,cioè prendono il prezzo come un dato che non possono decidere di modificare a loro piacimento.


Mercati non concorrenziali

• Se un venditore non è price taker, il mercato non è di perfetta concorrenza. Strutture di mercato alternative alla
concorrenza perfetta sono:
Monopolio
• Un solo venditore, che può controllare il prezzo
Oligopolio
• Pochi venditori
• Concorrenza, ma talvolta accordo (cartelli)
Concorrenza Monopolistica
• Molti venditori
• Prodotti non perfettamente omogenei
• Ciascuno può fissare il prezzo del proprio prodotto

DOMANDA

La curva di domanda mette in relazione la quantità domandata di un bene con il suo prezzo.

• Scheda di Domanda: tabella che mostra la relazione tra il prezzo del bene e la quantità domandata
• Curva di Domanda: si traccia in un grafico cartesiano la quantità di bene che i consumatori desiderano acquistare
per ogni dato prezzo
• La Curva di Domanda ha pendenza negativa: ovvero la relazione tra quantità domandata e prezzo è negativa
• Infatti, all’aumentare del prezzo la quantità domandata diminuisce, mentre se il prezzo diminuisce, la quantità
domandata aumenta.

Tra il prezzo P e la quantità domandata Q c’è una relazione di proporzionalità inversa (legge della domanda), per cui nel grafico la curva è discendente.
Forma inversa: P = f (Q)
Forma diretta: Q = f (P)

Esempio:

Scheda di domanda:

scheda di domanda

Curva di domanda:

curva di domanda

Funzione di domanda diretta e inversa

Funzione di domanda diretta:

la quantità domandata è espressa in funzione del prezzo. Per esempio:
q = a – b p
La quantità domandata è data da una costante (intercettasull’asse delle ascisse, a) e da una variabile (prezzo, moltiplicato per b, l’inverso del coefficiente angolare).
L’intercetta sull’asse delle ascisse ci indica il livello di consumo che si avrebbe nel caso in cui il prezzo fosse zero
(cioè il bene fosse offerto gratuitamente).

Funzione di domanda inversa:

il prezzo è espresso in funzione della quantità domandata. Per esempio:
p = c – d q
Il prezzo è dato da una costante (intercetta sull’asse delle ordinate, c) e da una variabile (quantità, moltiplicata per il
coefficiente d: il coefficiente angolare, che indica la pendenza della retta). L’intercetta sull’asse delle ordinate indica il livello di prezzo per il quale la quantità domandata si annulla (chiamato anche «choke price», prezzo di «soffocamento»: un prezzo così alto da soffocare la domanda.

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Come ricavare la funzione di domanda diretta dalla scheda di domanda

Nel caso di funzioni lineari, data la scheda di domanda possiamo ricavare le funzioni di domanda diretta ed inversa.
• Funzione di domanda diretta: dalla scheda di domanda vediamo che quando il prezzo è zero, la q. domandata è pari a 12. Questa è l’intercetta sull’asse delle ascisse.
• La funzione di domanda diretta sarà: q= 12 – b*p
• Osserviamo un altro livello di prezzo e quantità: per esempio, al prezzo=.5 la q. domandata è 6. Sostituendo nella funzione di domanda
• 6= 12- b*1.5 => b*1.5= 12-6 => b= 6/1.5 = 4
• Abbiamo quindi trovato il coefficiente b: per trovare qualunque altro livello di quantità possiamo semplicemente inserire nella funzione di domanda diretta un certo livello di prezzo, e ricaviamo la quantità corrispondente. Per
esempio: q= 12 – 4*2= 4
• Quale sarà la quantità domandata al prezzo 2.5?
• q= 12 – 4 *2.5= 3

Come ricavare la funzione di domanda inversa dalla scheda di domanda

• Funzione di domanda inversa: dalla scheda di domanda vediamo che quando il prezzo è 3, la q. domandata è pari a zero. Questa è l’intercetta sull’asse delle ordinate.
• La funzione di domanda inversa sarà: p= 3 – d*q
• Osserviamo un altro livello di prezzo e quantità: per esempio, quando il prezzo è 0.50, la q. domandata è 10. Sostituendo nella funzione di domanda inversa, 0.50= 3 – d *10 => d*10= 3 – 0.50 => d= 2.5/10 = 0.25
• Abbiamo quindi trovato il coefficiente d (il coefficiente angolare della retta): per trovare qualunque altro livello di prezzo possiamo semplicemente inserire nella funzione di domanda inversa una certa quantità, e ricaviamo il prezzo
corrispondente. Per esempio, per q=2 avremo:
• p= 3 – 0.25*2= 2.50
• Quale sarà il prezzo corrispondente alla q. domandata 3.5?
• p= 3 – 0.25 *3.5= 2.125 . Possiamo verificare la risposta controllando sulla funzione di domanda diretta:
• q= 12 – 4*2.125 = 3.5

Spostamenti lungo la curva di domanda

• Abbiamo parlato degli spostamenti lungo la curva di domanda: si osserva come varia la quantità domandata al variare del prezzo.

• Se il prezzo aumenta, la quantità domandata diminuisce, e viceversa se il prezzo diminuisce la quantità aumenta.

• La reattività della domanda alla variazione del prezzo varia da individuo ad individuo, a seconda dei gusti e
delle necessità (le preferenze) degli individui: è l’elasticità della domanda.

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• Cosa determina l’aumento o la diminuzione della domanda? Ovvero quali sono i motivi per cui si registra una traslazione della curva di domanda verso l’esterno o verso l’interno?
• I fattori possono essere molteplici e riconducibili a variazioni…
del reddito
• dei prezzi di altri beni
• delle preferenze
• delle aspettative
• del mercato

Il reddito

Un fattore determinante delle variazioni della domanda è il reddito.
• Per molti tipi di beni di consumo si può osservare che:
• Se il reddito aumenta, si osserva un aumento della domanda del bene: ci si può permettere di consumarne una quantità maggiore
• Se il reddito diminuisce, la domanda del bene si riduce: si tenderà a risparmiare e si spenderà di meno per il consumo di quel bene.
• In altri termini, si osserva una relazione positiva tra reddito e domanda del bene: si tratta in questo caso di beni normali.

Beni inferiori.

• Per altri tipi di beni di consumo si può osservare che:
• Se il reddito aumenta si riduce il consumo per questo tipo di beni
• Se il reddito diminuisce, si osserva un aumento del consumo di questi beni
• In altri termini, si osserva una relazione negativa tra reddito e domanda del bene: si tratta in questo caso di beni inferiori.
• Tipici esempi di beni inferiori sono i beni di qualità più bassa, per esempio i prodotti dei «discount», o i beni  succedanei (che somigliano a certi beni «normali» ma sono di qualità più bassa: p.es. margarina, olio non extra
vergine di oliva, etc.).

Variazioni della domanda e dei prezzi degli altri beni.

• Un altro importante fattore che può determinare una variazione nella domanda di un bene è la variazione dei prezzi di altri beni che sono a questo collegati.

• La relazione può essere diretta, nel senso che i beni sono consumati congiuntamente: si parla di beni complementari (p.es. spaghetti e salsa). Quando i beni sono complementari, ci possiamo aspettare che l’aumento del prezzo di uno dei due determini una riduzione (spostamento verso l’interno) della domanda dell’altro.

• Oppure indiretta, nel senso che i beni hanno caratteristiche simili che soddisfano lo stesso bisogno di consumo: si parla di beni sostituti (p.es. spaghetti e pizza). Quando i beni sono sostituti, ci possiamo aspettare che l’aumento del prezzo di uno dei due determini un aumento (spostamento verso l’esterno) della domanda dell’altro.

• I beni succedanei di cui abbiamo parlato nel caso di beni inferiori sono anche beni sostituti: ci possiamo aspettare un aumento del consumo di margarina ed una riduzione del consumo di burro non solo se il reddito diminuisce (bene inferiore) ma anche nel caso in cui il prezzo del burro aumenti (e quello della margarina rimanga
invariato).
• Maggiore è la correlazione (sostituibilità) tra i due beni, maggiore sarà l’effetto sulla domanda dell’altro quando il prezzo di uno dei due beni varia.

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Domanda individuale e di mercato

• La domanda di mercato è data dalla somma di tutte le domande individuali per un certo bene o servizio .
• Dal punto di vista grafico, le curve di domanda sono sommate orizzontalmente per ottenere la curva di domanda di mercato.
• In altri termini, per ottenere la domanda di mercato dobbiamo sempre sommare le funzioni di domanda diretta, e non le funzioni di domanda inversa: si sommano le quantità domandate (per ogni livello di prezzo) e non i prezzi corrispondenti alle quantità.

Domanda di mercato

• Una caratteristica importante della domanda di mercato è che questa è sempre meno inclinata (più piatta, con un coefficiente angolare più basso) rispetto alle domande individuali che la compongono.
• Questo perché per ogni variazione sull’asse delle ordinate (prezzo) la variazione della somma delle quantità è maggiore rispetto alla variazione delle quantità individuali.
• Per esempio, quando il prezzo varia da 1€ a 1.50 €

Le preferenze

• Altri fattori che determinano uno spostamento della curva di domanda: le preferenze dei consumatori, che possono
essere «guidate» anche da fattori culturali: informazioni, moda, pubblicità.
• Le aziende che producono beni sostituibili ma riconoscibili (prodotti alimentari industriali: pasta, merendine, biscotti; profumi; automobili; etc.) spendono rilevanti quote del loro budget per «manipolare» le preferenze dei consumatori.

Le aspettative di mercato  

• Le aspettative sui prezzi possono avere un effetto (di breve periodo) sulla domanda di beni
• Il calo delle vendite nel periodo immediatamente precedente i saldi di fine stagione è ovviamente dovuto alle aspettative sui prezzi.
• Le previsioni ottimistiche o pessimistiche sull’andamento dell’economia hanno un effetto sulla domanda: per esempio un miglioramento porterebbe ad aspettative di incremento dei prezzi sul mercato immobiliare, e questo invoglierebbe i potenziali acquirenti ad anticipare l’acquisto. Al contrario, se ci si aspetta che i prezzi calino, si posticiperà l’acquisto.

Le variazioni nel mercato

• Quando le caratteristiche del mercato cambiano, per esempio per ragioni anagrafiche, o per l’immigrazione, o  perché si aprono nuovi mercati di import o di export, si determinano degli spostamenti della domanda aggregata (domanda di mercato) per le tipologie di beni cui sono interessati le nuove quote di mercato.
• Per esempio, l’apertura dei mercati cinesi ha determinato un aumento di domanda di prodotti italiani di lusso e di qualità.
• D’altra parte ha anche determinato uno spiazzamento dei prodotti italiani in molti settori caratterizzati da più forte concorrenza.

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