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Regole di scomposizione


Indice

Quadrato di un binomio

quadrato di un binomio

Cubo di un binomio

Cubo di un binomio

Quadrato di un trinomio

Quadrato di un trinomio

Differenza di quadrati

Differenza di quadrati

Somma di cubi

Somma di cubi

Differenza di cubi

Differenza di cubi

Trinomio caratteristico

Il trinomio x2 + bx + c si scompone se esistono due numeri s e p la cui somma è b e il prodotto è c, allora:


Trinomio caratteristico

Potenza n-ma di un binomio

I coefficienti della potenza n-ma del binomio (a + b) sono gli elementi della riga n-ma del triangolo di Tartaglia. Il polinomio è composto da n + 1 addendi con le potenze di a che diminuiscono da n a 0 e quelle di b aumentano da 0 a n.


Triangolo di Tartaglia

ad esempio:

mentre la potenza n-ma del binomio (a – b) si sviluppa con la stessa formula di (a + b), ma con i segni alternati, a partire dal +.

Altre scomposizioni

Altre scomposizioni

Teorema del resto

l resto della divisione di un polinomio p(x) per d(x) = x – c, è dato dal valore che assume il polinomio, quando al posto della lettera x si sostituisce il numero c.

Teorema di Ruffini

Un polinomio p(x) è divisibile esattamente per il binomio d(x) = x – c soltanto quando il polinomio si annulla per x = c, cioè se p(c) = 0. Ogni valore della variabile x per il quale il polinomio p(x) si annulla, si chiama zero, o radice, del polinomio.
Se c’è una radice del polinomio p(x) di grado n allora p(x) = (x – c)s(x) dove s(x) è un opportuno polinomio di grado n-1.

Radici intere di un polinomio

Le radici intere del polinomio p(x) a coefficienti interi, vanno ricercate tra i divisori del termine noto del polinomio.

Radici razionali di un polinomio

Le radici razionali del polinomio p(x) a coefficienti interi, vanno ricercate tra le frazioni p/q dove p è un divisore del termine noto e q è un divisore del coefficiente della potenza massima.

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Divisione tra polinomi

Regola di Cartesio

Si considerino i coefficienti a,b e c di un’equazione di secondo, si dice che si ha una permanenza se due coefficienti consecutivi sono concordi, si ha una variazione se sono discordi. La regola di Cartesio permette di ricavare i segni delle soluzioni di un’equazione di secondo grado:
♦ in un’ equazione di secondo grado, avente radici reali, il numero di di soluzioni negative è uguale al numero di permanenze, mentre il numero di soluzioni positive è uguale al numero di variazioni.
Se le soluzioni sono di segno discorde è maggiore in   quella positiva se la variazione precede la permanenza, quella negativa se la permanenza precede la variazione.

Relazione fra radici e coefficienti

Relazione fra radici e coefficienti

Scomposizione di un polinomio di secondo grado

Il polinomio ax2 + bx + c = 0 si scompone in modi diversi, dipendenti dall’ esistenza delle eventuali radici x1 e x2.

Se Δ > 0 si hanno due soluzioni reali e distinte x1 e x allora si ha:

Se Δ = 0 si ha un’unica soluzione reale x1  allora si ha:

Se Δ < 0  allora si ha:

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(1872)