Business plan: MANAGEMENT E ORGANIZZAZIONE

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Business plan: MANAGEMENT E ORGANIZZAZIONE


MANAGEMENT E ORGANIZZAZIONE

Leggi prima : Cos’è il business plan


Leggi prima : Cos’è il piano di marketing


Leggi prima : Cos’è il piano operativo

Spesso i potenziali finanziatori valutano le proposte che ricevono non sull’ idea o sul prodotto, ma sulle qualità e capacità del team che deve svilupparle.
L’organizzazione può essere definita come l’insieme delle risorse di persone e di mezzi, uniti da rapporti e da interrelazioni. I requisiti che deve possedere l’organizzazione affinché la serie di interrelazioni che la contraddistinguono siano efficienti sono:
Avere uno scopo comune e rivolgersi in armonia verso l’obiettivo prefissato;
Il numero, il tipo e le caratteristiche di uomini e di mezzi, devono essere stabiliti in funzione dell’obiettivo, in termini di adeguatezza;
E’ necessario sviluppare una chiara definizione dei compiti e delle competenze, secondo una gerarchia e un insieme di norme per il mantenimento dell’insieme dei rapporti costituiti.

Definire l’organizzazione significa individuare le funzioni svolte dai vari collaboratori con le rispettive responsabilità, individuando la persona giusta per ciascun ruolo. Nel business plan andranno descritte competenze e compiti dei vari collaboratori (di cui si allegheranno i curricula), e l’insieme di regole e procedure dell’impresa. Se necessario, si farà menzione in questa sezione anche delle eventuali assunzioni future, con indicazione dei criteri di selezione, addestramento e retribuzione.
Nella definizione dell’organizzazione la prima fase del lavoro consiste nell ’identificazione delle funzioni aziendali in base all’attività che vogliamo svolgere; ecco quali possono essere:
Funzione personale: selezionare e assumere le risorse umane, con criteri di coerenza, non dimenticando mai che il personale va incentivato e motivato, per far sì che sia più produttivo.
Funzione produzione: individuare la tecnologia più idonea a produrre, controllare le macchine e la struttura necessaria per garantire un buon processo di lavorazione.
Funzione approvvigionamenti: assicurare gli acquisti delle materie prime e di tutto ciò che è necessario alla produzione, definire le scorte e i tempi di acquisto ottimali.
Funzione marketing: (già descritta ampiamente in precedenza).
Funzione vendite: intesa non solo come distribuzione del prodotto ma anche come assistenza al cliente nella fase post-vendita.
Funzione ricerca e sviluppo: assicurare un vantaggio competitivo continuo, individuando periodicamente nuovi processi e nuovi prodotti.
Funzione qualità: in quanto la qualità totale garantisce un maggior vantaggio competitivo.

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In secondo luogo, dopo aver individuato le varie funzioni, per ciascuna di esse occorre individuare le caratteristiche e le competenze che dovrebbero possedere le persone preposte, spiegandone il perché, facendone quindi dei criteri di selezione. Specificare eventualmente, un probabile ampliamento dell’organico nel futuro, chiarendone le motivazioni.
Si riportano qui di seguito tre esempi di strutture organizzative (organigrammi):

a) struttura semplice

organigramma struttura semplice

Le funzioni specifiche sono gestite dai singoli operatori, non ci sono organi direttivi, ad eccezione della direzione (titolare). Struttura semplice e snella, con una buona comunicazione interna, ideale per le imprese neonate, di piccole dimensioni, ma meno adatta alle situazioni complesse.

b) struttura funzionale

organigramma struttura funzionale

Rispetto alla struttura semplice ha una più chiara identificazione delle responsabilità e delle specializzazioni. Oltre alla direzione presenta anche organi direttivi di primo livello specializzati nelle varie funzioni (marketing, produzione, vendite, ecc).

C) Struttura divisionale

organigramma struttura divisionale

Rispetto alla struttura funzionale rimangono pressoché inalterati gli staff centrali (Direzione Generale, Personale, Produzione, Marketing e Finanza), mentre vengono inserite le divisioni prodotto, con singole competenze sui prodotti.

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