Il Business plan: IL PIANO OPERATIVO

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Business plan: il piano operativo
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IL PIANO OPERATIVO

Leggi prima : Cos’è il business plan


Leggi prima : Cos’è il piano di marketing


Il piano operativo riguarda le modalità con cui l’impresa intende realizzare i propri prodotti e fornire i propri servizi. Dovranno pertanto essere approfonditi e dipanati i problemi relativi all’ organizzazione del lavoro e del capitale, all’ approvvigionamento delle materie prime, alle tecniche di produzione, alle politiche da adottare con fornitori e venditori.
Anche in questa sezione bisogna cercare di essere chiari, logici e accurati nella descrizione, senza però usare termini troppo tecnici e incomprensibili.
Alla luce di quanto esposto, quindi, un piano operativo deve indicare:
Come si intende sviluppare il prodotto
Come avviene la produzione
Come sarà offerta l’assistenza tecnica
Quali sono i fattori di influenza
Vediamo nel dettaglio i punti citati.

A) Sviluppo del prodotto

Con la descrizione dello sviluppo del prodotto si cerca di far capire le politiche adottate dall’impresa finalizzate al miglioramento dei propri prodotti.
Questo aspetto, naturalmente, varia da impresa a impresa: più l’industria è ad alto contenuto tecnologico, infatti, e più diventa rilevante spiegare gli aspetti di ricerca e sviluppo.
Nel prendere in esame lo sviluppo del prodotto, occorre considerare diversi aspetti pratici:
Il grado di fattibilità dell’idea. Occorre sempre verificare il possibile divario tra l’idea/progetto e il prodotto finale. Spesso si corre il rischio di scrivere con un linguaggio molto tecnico e di conseguenza poco comprensibile per chi non è esperto della materia. Spesso può essere più vantaggiosa una descrizione minuziosa dei curricula dei ricercatori che non della ricerca stessa, in quanto per i potenziali finanziatori “vedere” un team di qualità può essere sintomo di efficienza e capacità.

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B) Produzione

In questa fase può essere utile una descrizione delle risorse e dei processi che portano al risultato finale. I problemi pratici più comuni riguardano i seguenti aspetti:

La previsione precisa dei flussi di cassa per verificare la possibilità o meno nei diversi mesi dell’anno di pagare le risorse.
Previsioni circa la possibilità di ampliamento degli spazi, di incremento degli impianti e delle attrezzature e quindi un possibile aumento della necessità di risorse finanziarie.

C) Assistenza post-vendita

La crescita della concorrenza ha spostato la competizione dalla variabile marketing mix prezzo al servizio offerto al cliente. Ecco quindi che dedicare una parte del business plan all’assistenza postvendita può essere indispensabile.
Occorre pertanto tenere presente una serie di aspetti di primaria importanza:
Spesso nel caso di una nuova impresa è preferibile dare in appalto a terzi il servizio di assistenza, in modo da ridurre i costi e la complessità delle operazioni. Inoltre la collaborazione con una società di assistenza rinomata e apprezzata può servire ad accrescere la credibilità della nuova impresa sul mercato.
Seguire bene il cliente nella fase immediatamente successiva all’acquisto aumenta il grado di fidelizzazione della clientela.

D) Fattori di influenza esterni

In questa sezione spetta all’imprenditore scegliere quali sono le influenze esterne così rilevanti da essere citate.
I principali fattori di influenza esterna riguardano in genere le risorse produttive (costi materie prime e manodopera), le innovazioni tecnologiche (che effetti possono avere e le conseguenti contromosse), i clienti (il mutamento delle loro esigenze), la normativa.
E’ comunque importante che per ogni fattore di influenza esterna l’imprenditore indichi anche gli effetti, i rischi e le opportunità conseguenti e il modo in cui reagire a tali fattori.

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