Punti di non derivabilità

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FUNZIONI DERIVABILI

funzioni derivabili

Ciò significa che devono esistere finiti e coincidere i limiti:

Quindi, riepilogando, diciamo che f è derivabile in x0 se e solo se:


funzioni non derivabili

PUNTI DI NON DERIVABILITA’

A seconda del tipo di negazione della (1) si hanno tre tipi di punti di non derivabilità:

PUNTO ANGOLOSO

Diciamo che x0 è un punto angoloso per f se esistono e sono diverse derivata destra e derivata sinistra di f in x0 e almeno una delle due è finita.

PUNTO DI CUSPIDE

Diciamo che x0 è un punto di cuspide per f se derivata destra e derivata sinistra di f in x0 valgono ∞ e sono di segno discorde.

Cioè:

PUNTO DI CUSPIDE

PUNTO A TANGENTE VERTICALE

Diciamo che x0 è un punto a tangente verticale per f se la derivata destra e la derivata sinistra di f in x0 valgono entrambe ∞ e sono di segno concorde.
Cioè:

PUNTO A TANGENTE VERTICALE

Ricordiamo anche l’importante teorema che collega continuità e derivabilità di una funzione f in un punto x0:

TEOREMA

Se f è derivabile in x0, allora f è continua in x0.
In formule:

teorema continuità e derivabilità

Non vale il viceversa.

Cioè, una funzione continua in un punto x0 non è detto che sia derivabile in x0.
In formule:

teorema continuità e derivabilità vicev

Si pensi ad esempio ai punti di non derivabilità appena classificati. Un punto angoloso per f è un punto in cui la funzione è continua ma non è derivabile (essendo diverse derivata destra e sinistra).

In base alla definizione data, per verificare se una funzione è derivabile in un punto x, è necessario calcolarsi derivata sx e derivata dx in x0, vale a dire calcolarsi due limiti.
In realtà, in molti contesti, si può evitare di procedere con il calcolo dei due limiti del rapporto incrementale.
Vale infatti il seguente teorema:

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TEOREMA (del limite della derivata)

TEOREMA del limite della derivata

Questo teorema di consente di ricondurre il calcolo della derivata sinistra e destra al calcolo del limite della derivata prima di f (calcolata con le usuali regole di derivazione) per  x→ x0 o  x0+,a patto che tali limiti esistano.
Nel caso in cui, ad esempio, non esista

non si può concludere nulla circa il valore della derivata destra di f in x0: per il suo calcolo bisogna procedere utilizzando la definizione (vale a dire, facendo il limite destro del rapporto incrementale).
Stesso discorso per la derivata sinistra.

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